NO ALLA RIFORMA DELLE PENSIONI!

Sorridente e rassicurante come un onesto padre di famiglia, qualche giorno fa il Presidente del Consiglio, a reti Rai unificate (in spregio a qualsiasi regola di servizio pubblico), ha illustrato alla nazione l'imminente riforma delle pensioni.
Suadente come un esperto imbonitore, il Cavaliere ha spiegato che la riforma del sistema previdenziale è necessaria per garantire le pensioni anche alle future generazioni e che "coloro che si ostinano a negare questa verità non rendono un buon servizio al paese".

E' UNA MENZOGNA!

Sua Emittenza e tutti i suoi fedeli servi si guardano bene dal dire che chi andrà in pensione con le nuove regole avrà una pensione nettamente più bassa di quelle attuali (grazie al passaggio dal sistema di calcolo retributivo a quello contributivo), e che per andare in pensione ci vorranno almeno 40 anni di contribuzione e, inoltre, non verrà considerato il servizio militare ed il periodo di maternità.

L'obiettivo del governo è quello di smantellare progressivamente il sistema previdenziale pubblico, per favorire la nascita di un sistema privato (che garantirebbe coperture previdenziali inferiori a quelle attuali), con fortissimi guadagni per le aziende del settore (sulle spalle dei lavoratori!).
Inoltre, l'unica vera ragione che giustifica questa scelta è quella di risparmiare 12 milioni di euro. 24.000 miliardi di vecchie lire che verranno sottratte dalle tasche dei lavoratori.

Di fronte al disastro che si profila non si può stare a guardare: occorre una grandissima mobilitazione generale per impedire la distruzione del sistema previdenziale pubblico, basata su una piattaforma realistica e unificante.

Rifondazione Comunista propone che tutti i lavoratori subordinati e parasubordinati siano sottoposti allo stesso sistema contributivo (il 33% di contributi complessivo) e che abbiano lo stesso sistema di calcolo della pensione. In tal modo aumenterebbero le entrate dell'Inps e tutti avrebbero però una pensione più decente, senza pensioni integrative (e senza il ventilato scippo del TFR!). Si tratta di una proposta semplice che produrrebbe una maggiore eguaglianza tra i lavoratori rafforzando il sistema della previdenza pubblico.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Cesano Boscone